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Geopolitica – L’EUROPA E IL SUO FUTURO NEL NUOVO ORDINE MONDIALE – Call for Papers Vol. XIII n. 2/2024 Luglio-Dicembre

La fase di riequilibrio di potenza dell’ordine internazionale, che ci accompagna ormai da oltre un quindicennio, ha subito una decisa accelerazione, i cui effetti sono rintracciabili principalmente nelle crisi russo-ucraina e israelo-palestinese, ma anche nei sommovimenti che attanagliano il continente africano e nelle perduranti tensioni nell’area dell’indo – pacifico. Gli attori presenti sulla scena, siano essi di primo o secondo rango, puntano pro-attivamente ad acquisire un posizionamento vantaggioso negli scenari in via di definizione.

Tale tendenza, tuttavia, sembrerebbe non interessare i Paesi europei che, citando Marta Dassù, sembrano vivere in un mondo parallelo, fatto di pace e basato sulla protezione a basso costo degli Stati Uniti, quasi incuranti del fatto che proprio ai loro confini orientali e meridionali si stiano delineando i nuovi equilibri globali.

L’Unione Europea, infatti, si presenta come aggregato debole e vulnerabile, privo di una visione unitaria e condivisa su tematiche considerate strategiche quali la politica estera e di difesa, quella economico-finanziaria, quella industriale, quella energetica e, soprattutto, quella demografica. Tale condizione favorisce un indebolimento sempre più accentuato della stessa Unione, che si mostra incapace di fornire risposte efficaci ai temi fondamentali per la vita dei popoli europei  di affronatre le nuove sfide.

Occorre, inoltre, sottolineare che l’ombrello di protezione statunitense, per come è stato concepito fino ad oggi, potrebbe crollare nel giro di breve tempo, scoperchiando un vaso di Pandora che imporrebbe agli europei di occuparsi direttamente, anche sul piano militare e non solo diplomatico, delle problematiche del Mediterraneo, del Vicino e Medio Oriente e dell’Africa.

Al fine di indagare sul ruolo che l’Europa potrebbe ricoprire nel nuovo ordine globale, la Rivista Geopolitica lancia una call for paper per un numero dedicato all’Europa, – curato da Tiberio Graziani e Filippo Romeo. Il focus del fascicolo verterà sul ruolo che l’Europa dovrebbe ricoprire nelle sfide che le si pongono innanzi.

Argomenti:

  • Le strade da percorrere per l’unità politica (modelli a confronto) e l’importanza di preservare le diversità culturali e le vocazioni territoriali (unità nelle diversità);
  • difesa e politica estera comune;
  • le nuove frontiere dell’IA: il ruolo dell’Europa;
  • l’Europa nella competizione spaziale e tecnologica;
  • le sfide poste dalle grandi piattaforme digitali;
  • l’Europa e la prospettiva mediterraneo – euroasiatica;
  • lo spazio europeo e la prospettiva africana;
  • “Europe fuori d’Europa” (America latina – USA – Canada – Australia)
  • Balcani e blocco orientale: sfide e opportunità
  • infrastrutture energetiche e di trasporto: obiettivi e opportunità.
  • l’Europa nelle dottrine e nelle prassi geopolitiche dei grandi attori globali: Cina, India, Russia e USA

Questo numero di GEOPOLITICA gode del patrocinio di: Società Italiana di Geopolitica – progetto di Vision & Global Trends

Requisiti

Gli articoli dovranno essere originali e non pubblicati in precedenza. La lunghezza massima è di 10.000 parole.

Modalità di presentazione

Le proposte di articoli dovranno essere inviate entro 1l 1 marzo 2024 all’indirizzo e-mail tibgraziani@gmail.com.

La proposta dovrà contenere:

  • Un titolo
  • Nome e cognome dell’autore
  • Affiliazione dell’autore
  • Un abstract di 250 parole (1500 -1700 caratteri) (in inglese)
  • Tre parole chiave in inglese
  • Una breve biografia dell’autore

Selezione

Le proposte di articoli saranno selezionate da un comitato scientifico composto da esperti di geopolitica e dai curatori. Gli autori degli articoli selezionati saranno informati entro il 30 marzo 2024.

Pubblicazione

Data ultima per l’invio degli articoli: 15 luglio 2024

Gli articoli selezionati saranno pubblicati nel vol XIII numero 2/2024 Luglio – Dicembre della rivista Geopolitica, la cui uscita è prevista per il mese di dicembre 2024.

Per maggiori informazioni

Si prega di contattare il direttore rivista, Tiberio Graziani, all’indirizzo e-mail tibgraziani@gmail.com

Data finale per l’invio dei contributi: 15 luglio 2024

Rivista “Geopolitica” – Diretta da Tiberio Graziani – Per proporre contributi scrivere a: tibgraziani@gmail.com

Geopolitica (ISSN 2009-9193) è riconosciuta come “rivista scientifica” per le Aree 1113, e 14 dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della ricerca (ANVUR). La rivista aderisce alle linee guida adottate dal Committee on the Publication Ethics (http://publicationethics.org/resources/guidelines) a cui fa rinvio il Regolamento dell’ANVUR per la classificazione delle riviste nelle aree non bibliometriche.

SEZIONI E CONTRIBUTI: Geopolitica applica la revisione paritaria doppio-cieco (double-blinded peer review) a opera di esperti nella materia trattata da ciascun articolo. Gli articoli sono inseriti nella sezione FOCUS, se attinenti al tema monografico del numero, o in quella di ORIZZONTI. Articoli di commento e dibattito e le recensioni, non sottoposti a revisione paritaria, sono inseriti nelle sezioni omonime.

Normario – Rules

Regole generali

I formati elettronici accettati sono esclusivamente doc, docx odt.

Tutte le illustrazioni devono pervenire come file separati, in formato jpg e obbligatoriamente in bianco e nero e risoluzione minima 300 dpi.

Le tabelle graficamente elementari possono essere parte integrante del testo. Quelle complesse e tutti i grafici devono invece essere trattati come illustrazioni.

Per le citazioni bibliografiche è previsto l’uso esclusivo del sistema in chiave “autore data”.

Le note vanno inserite a pie’ di pagina, devono seguire numerazione progressiva e i numeri nel testo devono essere arabi e posti in apice. Si raccomanda un uso parsimonioso delle note, al fine di rendere più scorrevole la lettura del testo.

Pur non essendo prevista una lunghezza massima, si raccomanda di non superare i 70.000 caratteri.

La lingua di pubblicazione è lʼitaliano, ma sono valutate anche proposte in lingua inglese, francese e spagnolo.

Ogni articolo deve includere i seguenti metadati in lingua inglese: titolo (corrispondente a quello in lingua italiana), sommario (abstract) e tre parole-chiave. Per ulteriori dettagli sulla corretta redazione di tali metadati si rimanda alle “Regole particolari”.

Regole particolari

Struttura dellʼarticolo

Lʼarticolo reca in cima il titolo generale e, immediatamente sotto, il nome dellʼautore (o degli autori) con breve profilo (vedi oltre).

Lʼarticolo può essere suddiviso in capitoli o paragrafi titolati, anche su più livelli gerarchici. Si raccomanda di numerare capitoli e paragrafi solo quando, in presenza di una gerarchia su più livelli, ciò risulti necessario a rendere chiara la struttura del testo.

Profilo biografico dellʼautore

Il profilo deve essere essenziale e schematico, indicando le affiliazioni dellʼautore secondo lo schema “ente, ruolo”. Lʼindicazione del ruolo è facoltativa. È possibile indicare più di unʼaffiliazione (separandole tra loro con punto e virgola), ma si raccomanda di limitarsi a quelle ritenute più rilevanti. In assenza di affiliazioni formali, indicare con la medesima formula dove si è ottenuto il titolo di studio più elevato (o dove lo si stia conseguendo).

Sommario (abstract)

Il sommario deve essere compilato esclusivamente in lingua inglese. Avrà lunghezza compresa tra i 1500 e i 1700 caratteri e conterrà i seguenti elementi: oggetto e scopo dellʼarticolo (perché è stato scritto); metodologia adottata (tecniche, approcci, fonti); risultati e conclusioni (risultati sperimentali o teorici, loro implicazioni rispetto allʼoggetto e scopo dellʼarticolo, eventuali raccomandazioni).

Parole chiave

In numero di tre ed esclusivamente in lingua inglese. Le parole chiave devono rappresentare il contenuto dellʼarticolo ed essere specifiche del settore di studio cui si fa riferimento. Si devono dunque evitare parole chiave troppo generiche.

Formattazione

Lʼarticolo va consegnato in carattere Book Antiqua dimensione 12, allineamento giustificato. Il titolo generale va in dimensione 14, i paragrafi di citazione indentata in dimensione 11, le note a pie’ di pagine in dimensione 10. Tutto il resto del testo, inclusi i titoli dei capitoli, in dimensione 12. Fanno eccezione eventuali frasi in esergo, che vanno poste in dimensione 11 con allineamento a destra.

Il titolo generale e i titoli di capitolo vanno in grassetto tondo. I sottotitoli in grassetto corsivo. Eventuali livelli inferiori di titolazione in corsivo semplice. È sempre necessario andare a capo dopo titoli e sottotitoli, eccetto che per i livelli gerarchici inferiori al terzo.

Lʼinterlinea è singola, non vanno impostati spazi fissi sopra o sotto il paragrafo.

Uso delle virgolette

Nellʼarticolo si utilizzano le virgolette basse (« ») unicamente per le citazioni dirette da testi, mentre per evidenziare si utilizzano le virgolette alte doppie (“ ”). Qualora sia necessario ricorrere alle virgolette allʼinterno di una porzione già delimitata da virgolette, si adopera la seguente linea gerarchica (dalla massima alla minima): virgolette basse, virgolette alte doppie, virgolette alte singole.

Parole straniere

Le parole straniere vanno sempre in corsivo, a eccezione di quelle pienamente assimilate dallʼitaliano. Per determinare se una parola è assimilata o no, oltre alla frequenza con cui appare nel vocabolario italiano, si osservi se la sua pronuncia corrisponde o meno alle regole fonetiche della nostra lingua.

Es. assimilate: film, sport, gap; non assimilate: computer, manager

Acronimi

È preferibile che essi siano resi in maiuscoletto.

Es. ONU, UE, URSS, USA

Citazioni

Le citazioni dirette da testi scritti o discorsi vanno sempre tra virgolette basse (si veda apposita sezione) e in tondo.

La citazione più lunga di 200 caratteri va posta come paragrafo a sé stante, indentato, in carattere dimensione 11 e non virgolettato.

In caso di citazione da lingua straniera, lʼautore può scegliere se tradurla o meno. Fanno eccezione le citazioni in lingua non occidentale, che vanno sempre tradotte (si può comunque inserire il testo originale in nota).

Si rammenta che a ogni citazione diretta deve sempre corrispondere lʼindicazione precisa della fonte.

Riferimenti bibliografici

I riferimenti bibliografici sono accettati esclusivamente secondo il sistema parentetico con rimando in chiave “autore data”. Alla fine del testo dovrà essere inserita la bibliografia finale.

Il riferimento parentetico è posto direttamente nel testo (eventualmente anche nel testo di una nota), tra parentesi e con il seguente formato: cognome dellʼautore, anno di pubblicazione dellʼopera, eventuale numero di pagina preceduto dallʼabbreviazione “p.”.

Es. (Mackinder, 1919, pp. 100-101).

Es. (Barnett e Finnemore, 2004).

Qualora una stessa fonte sia citata consecutivamente si ripeta, se occorre, il cognome dellʼautore, senza adottare altre formule (ivi, ibidem, ecc.).

Bibliografia finale

a) Monografie – cognome e iniziale puntata nome autore, anno di pubblicazione, titolo, luogo, editore:

Es. Schmitt C., 1950, Der Nomos der Erde im Volkerrecht des Jus Publicum Europaeum, Berlin, Duncker & Humblot; trad. it. Il nomos della terra, Milano, Adelphi.

Es. Barnett M., Finnemore M., 2004, Rules for the World: International Organizations in Global Politics, Ithaca, N.Y., Cornell University Press.

b) Articoli in rivista – cognome e iniziale puntata nome autore, anno di pubblicazione, titolo, in «titolo della rivista», numero volume (numero fascicolo), estremi pagine:

Es. Mackinder H.J., 1904, The Geographical Pivot of History, in «The Geographical Journal», 23(4), pp. 421-437.

c) Contributi in volume – cognome e iniziale puntata nome autore, anno di pubblicazione, titolo, in cognome e iniziale puntata nome curatore (a cura di), titolo del volume, luogo, editore:

Es. Marconi M., 2015, La costante presenza di Lamarck nella geografia della seconda metà dellʼOttocento: un problema finalistico?, in Marconi M., Sellari P. (a cura di), Verso un nuovo paradigma geopolitico. Raccolta di scritti in onore di Gianfranco Lizza, Roma, Aracne.

d) Curatele – cognome e iniziale puntata nome curatore (a cura di), anno di pubblicazione, titolo, luogo, editore:

Es. Marconi M., Sellari P. (a cura di), 2015, Verso un nuovo paradigma geopolitico. Raccolta di scritti in onore di Gianfranco Lizza, Roma, Aracne.

La bibliografia finale è ordinata alfabeticamente secondo il cognome dellʼautore (o primo autore).

In caso di più opere del medesimo autore, queste ultime sono ordinate tra loro in base alla data di pubblicazione:

Es.

Beck U., 1986, Risikogesellschaft auf dem Weg in eine andere Moderne, Frankfurt a.M., Suhrkamp; trad. it. La società del rischio. Verso una seconda modernità, Roma, Carocci, 2013.

Beck U., 1997, Was ist globalisierung?, Frankfurt a.M., Suhrkamp; trad. it. Che cos’è la globalizzazione, Roma, Carocci, 1999.

Più opere del medesimo autore nel medesimo anno sono citate aggiungendo una lettera minuscola allʼanno di pubblicazione (sia nei riferimenti parentetici allʼinterno del testo sia nella bibliografia finale), secondo l’ordine di comparizione nell’articolo.

Es.

Sellari P., 2014a, Il Mediterraneo nella geopolitica dei traffici marittimi, in «Gnosis», 20(3), pp. 94-105.

Sellari P., 2014b, Profili geostrategici, in Sciso E. (a cura di), La crisi ucraina e i problemi di sicurezza in Europa, Roma, LUISS University Press, pp. 79-83.

In caso di opera collettanea senza curatore né primo autore, si usi lʼindicazione Aa. Vv.:

Es. Bökenförde E.-W., 1967, Die Entstehung des Staates als Vorgang der Säkularisation, in Aa. Vv., Säkularisation und Utopie. Ebracher Studien, Stuttgart, Kohlhammer.

Per proporre contributi scrivere al direttore Tiberio Graziani:  tibgraziani@gmail.com